Città dell’olio: itinerario tra la storia ed i sapori di Saracena

Mezzi: Auto/Moto - Province: Cosenza

Il borgo è situato ai confini del Parco Nazionale del Pollino, probabilmente ha origini antichissime con ritrovamenti risalenti all’Età del Bronzo. Fu un’importante città Enotria fino a subire, intorno all’anno mille, l’occupazione dei saraceni. L’insediamento arabo ha dato origine all’odierno insediamento e l’ha battezzato per sempre, segnandone l’impianto urbanistico e l’architettura. Il vecchio borgo è abbarbicato sul pendio di una valle naturale, verde e selvaggia, circondata da boschi di faggi e castagni secolari. Nel centro storico si rivive la memoria degli antichi mestieri e delle vecchie usanze, legate alla vita contadina.  Custode di siti archeologici di pregio, l’abitato conserva poi diverse peculiarità artistiche degne di nota, come il cinquecentesco Convento dei Cappuccini, la Chiesa di Santa Maria delle Armi, l’antica Chiesa di Santa Maria del Gamio e la Chiesa di San Leone, costruita sui resti di un precedente edificio dell’XI secolo. È una nota meta turistica per gli appassionati della Montagna; Novacco offre agli amanti dello sci di fondo oltre 4 chilometri di piste e un’infinità di percorsi praticabili dai più esperti che si snodano sui confinanti pianori di Masistro e Caramolo; inoltre è un luogo ideale per praticare orienteering, trekking e campeggio. Da provare: i piatti tipici dell’entroterra calabrese e, soprattutto, l’olio extravergine prodotto in loco e il celebre Moscato di Saracena. 

Contenuto/i principali: storico, enogastronomico  
Mezzi: in auto/in moto 
Durata Itinerario: 3 ore  
Indicazioni: 
– Tipi escursione: sola andata  
– Difficoltà: facile  
– Lunghezza: 11,6km  

 Tappe itinerario
1. Partenza: chiesa di San Leone, via Carlo Pisacane, Saracena.  
È una nota meta turistica per gli appassionati della Montagna; Novacco offre agli amanti dello sci di fondo oltre 4 chilometri di piste e un’infinità di percorsi praticabili dai più esperti che si snodano sui confinanti pianori di Masistro e Caramolo; inoltre è un luogo ideale per praticare orienteering, trekking e campeggio.   

2. Tappa 1: Ex Convento dei Frati Cappuccini, 87010 Saracena.  
Durante la Prima guerra mondiale venne utilizzato come luogo di prigionia per i soldati austriaci e tedeschi. Annessa al convento, delimitato da mura, venne edificata una chiesa ad aula che dal suo interno consentiva ai religiosi di accedere alle loro residenze. Il cortile interno è circoscritto, solo da un lato, da un porticato costruito su uno scavo artificiale di media grandezza che raccoglieva le acque piovane. Allo stato attuale, il pozzo e il chiostro si trovano in stato di abbandono come del resto l’intero complesso. Nella parte posteriore della struttura si può riconoscere un giardino che aveva lo scopo di assicurare un’autonomia alimentare ai frati del convento; tale giardino venne poi utilizzato, per pochi anni, come cimitero cittadino di cui ancora oggi vi è traccia. 

3. Tappa 2: Giuseppe Calabrese Agricoltore a Saracena, via S M Maddalena, 258, Saracena
La produzione dell’azienda è un rosso di varietà Magliocco in purezza, un bianco di varietà Guarnaccia e Malvasia, un rosato di varietà Magliocco 100% e il Moscato di Saracena che segue l’antichissimo procedimento. Inoltre, l’azienda produce anche olio extra vergine di oliva. 
 
4. Tappa 3: “Tenute Oliveto”, Frantoio Oleario, Cantine Oliveto, Contrada S. Filippo, 16, Saracena.  
È possibile effettuare visite solo su prenotazione. 

5. Arrivo: Cantine Viola, via Giorgio La Pira, 162, Saracena.  
Nel 1999 Luigi Viola, appassionato di natura ed agricoltura, decise di commercializzare il Moscato di Saracena per farlo conoscere al grande pubblico. Passito rinomato sin dal XVI secolo, quando era presente sulla tavola dei pontefici romani, citato poi in diversi trattati enologici dellʼ800 e premiato con svariati riconoscimenti, negli ultimi decenni il Moscato di Saracena rischiò di scomparire nell’oblio delle tradizioni popolari del piccolo paese di Saracena (Calabria). La passione della famiglia Viola ha permesso di sventare non solo l’estinzione di questo raffinato vino da meditazione, ma anche la perdita della particolare procedura di vinificazione che lo rende unico tra i vini passiti del mondo. 

Consigli utili: Scarpe comode, pranzo a sacco, bottiglia d’acqua. Si consiglia di prenotare con anticipo le visite per il Frantoio Oleario e le Cantine Viola. 

Saracena – Video Panoramico

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Moscato di Saracena – Giuseppe Calabrese

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