Museo dell’olio di Casa Ligaró

Casa Ligarò si è impegnata nel recupero di un antico frantoio situato nel centro storico di Cropani e che ospita oggi un Museo dell’olio.

All’interno di questo autentico gioiello architettonico è possibile ammirare, in particolare, le antiche macine in pietra granitica della Sila e un rarissimo sistema di presse e torchi in legno, risalente probabilmente al XVII sec. e tuttora perfettamente conservato.

Contatti: Via Duomo, 48, 88051 Cropani CZ, Tel. e Fax +39.0961.961171 Cell. +39.320.1195229 / +39.334.8906310

Museo Ludovico Noia – arte olearia e cultura contadina

Il Museo ha sede nel Centro Storico di Trebisacce, è situato in via dei Massari (già Via dei Frantoi), nei pressi della Cappella S. Antonio. L’immobile originariamente era un frantoio inattivo da oltre un ventennio, precisamente dal 1934 e conosciuto come “‘u trappitu ‘i Cinchillibre”, ed è stato attivo fino al 1986. La struttura è gestita in comodato d’uso gratuito dall’Associazione A.O.P.C.A. “L. Noia” (Associazione Onlus per la Promozione della Cultura e dell’Arte). Il museo, suddiviso in tre grandi sale, espone attrezzi per la molitura delle olive, vasche per la raccolta dell’olio e diversi oggetti della cultura contadina.

I contatti del museo: Via dei Massari ex via dei Frantoi – 87075 Trebisacce (CS), mail: noia.s@libero.it , telefono: 338 9510816. Il nome deriva dal greco trapezkion, ossia “piccola tavola” per estensione “tavoliere”. Il nome si riferisce alle caratteristiche geografiche del sito ove sorge il paese.
Dal 2015 Trebisacce è Bandiera Blu delle Spiagge, l’autorevole riconoscimento europeo assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education) e dal 2018 Trebisacce risulta essere l’unico comune calabrese ad aver ottenuto il riconoscimento di Spighe Verdi dalla FEE

Antico oleificio – museo civico di Ricadi

Il Museo demoetnoantropologico ha sede nell’oleificio Marcello Sculco che è uno dei primi oleifici elettrificati del territorio calabrese. Nello spazio dedicato al mondo contadino si ricompongono le note del nostro passato collegato a ciascun oggetto esposto; accanto ai contenitori in ferro, ai “fiscoli“ e alle macine utilizzati nell’oleificio, sono esposti gli aratri in legno e vari oggetti in uso alla civiltà contadina ormai diventata patrimonio della nostra memoria collettiva. Nella suggestiva sala delle “breste”, con i muri realizzati in mattoni di terra cruda, sono conservati antichi attrezzi per la filatura e la tessitura.

Contatti e informazioni: telefono, 0963 663001; mail: museocivicoricadi@gmail.com ; Piazza Municipio 1,

89866 Ricadi, Vibo Valentia; aperture: martedì e giovedì 9.00 – 12:30.

Il comune di Ricadi è situato tra il golfo di Sant’Eufemia (Lamezia Terme – CZ) e quello di Gioia Tauro (RC). Proprio il promontorio di Capo Vaticano divide i due golfi calabresi. Adagiata alla base dell’altopiano del Monte Poro si estende fino al mare con il promontorio di Capo Vaticano. Interessanti i fondali di Formicoli, dove si può ammirare una distesa di massi, per lo più di roccia granitica, ricchi di fauna.

l territorio di Ricadi è abitato sin dai tempi remoti: già dal periodo preistorico e precristiano. Ne sono testimoni i numerosi reperti archeologici rinvenuti, alcuni dei quali sono ben conservati al museo nazionale di Reggio Calabria.

Greci, cartaginesi, romani, bizantini, arabi, normanni hanno inoltre segnato notevolmente il territorio, creando le prime infrastrutture viarie e difensive (torri a difesa delle coste e dei fiumi) e influenzando gli usi, la lingua (il dialetto) e i toponimi. Molti resti e reperti di indubbio valore archeologico sono tuttora visibili.

Museo della civiltà contadina di Scido (RC)

Il museo della cultura Calabrese di Scido è ospitato presso palazzo Ruffo, edificio del 1875, sede della Biblioteca Comunale. Il Museo espone testimoniane materiali di antichi mestieri persi nella memoria del tempo. È possibile visionare un vecchio frantoio in pietra, con una grande ruota porziana a trazione idraulica dei primi decenni del Novecento ancora funzionante. Sono esposti, inoltre, capi di vestiario pregiato e una raccolta di pezzi in terracotta. I contatti del museo: telefono 0966 964324, indirizzo: via Roma 49 – 89010 Scido (RC).

Scido ha origini bizantine, per quanto alcune tracce facciano credere che l’area fosse occupata fin dall’epoca greco-romana. Nel 951 d.C., durante un’invasione araba, i suoi abitanti terrorizzati si ritirarono verso l’entroterra, dando origine al Borgo di Scido (Skydon, quando la lingua degli abitanti era greca, significa appunto “luogo dai fitti boschi”). Scido è un comune della provincia di Reggio Calabria. Posto nel cuore della Aspromonte, è delimitato dalle due fiumare Cresarini e Pietragrande. L’economia di Scido è legata principalmente all’agricoltura ed all’artigianato locale e tra le maggiori produzioni ricordiamo le pipe intagliate a mano. Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione romana.

Museo dell’olio di oliva e della civiltà contadina – Zagarise

Il museo nasce in un antico immobile realizzato in muratura tipica locale, composto da pietrame di diversa forma, ciottoli di fiume e cocci di argilla, all’interno del quale è stato recuperato un antico frantoio con macine in pietra. Il Museo dell’olio di oliva e della civiltà contadina di Zagarise (Catanzaro)  è una delle espressioni culturali del territorio, sorto per volontà dell’Ente Parco della Sila  insieme al Museo della civiltà agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni di Albi (Catanzaro) e al Museo dell’artigianato silano e della difesa del suolo di Longobucco (Cosenza). 
Il Museo è ambientato in un antico frantoio restaurato nel quale sono ancora visibili gli impianti per la lavorazione delle olive. Oltre ai pannelli esplicativi con testi e immagini, il percorso del museo offre filmati e diorami e naturalmente l’esposizione di testimonianze materiali particolarmente significative all’interno delle vetrine. La visita nelle sale del museo, disposte su due piani, si sviluppa in tre settori di approfondimento: Settore De gustibus, gli oli extravergini di oliva; Settore Olivo ed olio di oliva nella tradizione locale; Settore Albero della vita, l’olivo nell’erboristeria.

Informazioni e contatti: Orari apertura Museo: h. 9:30-18:00 (tutti i giorni tranne il lunedì) dal 16 marzo al 15 novembre – nei restanti mesi apertura su richiesta. Via Guglielmo Marconi, Zagarise, Calabria; telefono: +39 0984902838

Zagarise (Saccharision in greco bizantino) è un comune italiano della provincia di Catanzaro. L’antico borgo si apre nei pressi dei boschi della Sila e si divide in due nuclei: uno a ridosso della torre normanna e l’altro intorno alla chiesa madre. Il territorio comunale è compreso tra 66 e 1690 metri sul livello del mare.