Rossano: itinerario tra storia e Frantoi

Mezzi: Auto/Moto - Province: Cosenza

Rossano è un’antica città bizantina situata tra le bellezze naturali della Sila e l’incontaminato mare Ionio. Si presenta come un territorio formato da terreni di diverse origini tra rocce, argille e sabbie per questo presenta diversi tipi di flora: dagli agrumeti e i frutteti, alle pinete vicino ai suoi 19 km di costa, fino ad alberi di quercia monumentali. Per gli amanti dei musei, Rossano offre anche la possibilità di visitare due musei davvero unici e originali: il Museo Diocesano e del Codex e il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli. Il Museo Diocesano e del Codex, situato al fianco della Cattedrale della Santissima Achiropita, ospita al suo interno l’opera di fama internazionale Codex Purpureus Rossanensis, un antichissimo evangeliario miniato greco del VI secolo di origine bizantina, nonché patrimonio dell’UNESCO. Il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli è invece un museo di impresa italiano che al suo interno espone tutti gli attrezzi utilizzati nella lavorazione, nella commercializzazione e nell’estrazione della radice di Glycyrrhiza glabra, da cui si ricava la liquirizia. In aggiunta a questo, sono presenti anche oggetti, abiti e manoscritti della famiglia Amarelli, produttrice da quasi tre secoli della liquirizia che prende il suo nome. Rossano è conosciuto per i suoi sentieri naturalistici e le sue colline verdeggianti caratterizzati dalla presenza di alberi secolari della “Dolce di Rossano “, una cultivar di ulivo calabrese, simbolo paesaggistico di questo territorio, che ha ottenuto il riconoscimento della denominazione di origine protetta DOP BRUZIO “Colline Joniche Presilane”. L’olio in questo territorio è presente già dai tempi dei romani; varie son le navi romane, infatti, ritrovate al largo delle sue coste trasportanti giare di olio. Il gusto risulta essere bilanciato e rientra generalmente nella categoria medio fruttato con un livello medio di amaro e piccante. 

Contenuto/i principali: religioso, enogastronomico 
Mezzi: in auto/in moto
Durata Itinerario:  
Indicazioni: 2 ore 
– Tipo escursione: sola andata 
– Difficoltà: facile  
– Lunghezza: 9 Km 

Tappe itinerario
1. Partenza: Monumento Isabella De Rosis
Rossano ha lasciato una traccia indelebile nella storia sociale e cattolica d’Italia e d’Europa. Tra questi c’è la Venerabile Madre Isabella de Rosis, fondatrice dell’Istituto delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore. 

2. Tappa 1: Torre dell’Orologio
Nel centro storico di Rossano si può ammirare la “Torre dell’Orologio”. Si tratta di una torre campanaria a base quadrata suddivisa in tre livelli da cornici marcapiano: ognuno di essi è caratterizzato da un’apertura ad arco a tutto sesto e da lesene laterali che conferiscono alla struttura una spiccata linearità verticale. Alla sommità si trova una cupola con un terrazzino accessibile per i visitatori, da cui si gode di un’eccezionale vista: un posto ideale per scattare qualche bella foto di Rossano e del circondario. 

3. Tappa 2: Museo Diocesano e del Codex.  
Il percorso museale si distingue in due sezioni, separate da un corridoio direzionale. Una sezione è completamente dedicata al Codex Purpureus,  mentre l’altra è dedicata alla storia della diocesi e della città  di Rossano nei secoli. Il museo conserva circa duecento opere d’arte di varie epoche e di varia natura appartenute a diverse chiese dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati. 

4. Tappa 3: Frantoio Converso
L’azienda Converso sorge nel 1904 a Rossano Calabro (CS), zona dove l’olivicoltura ha sempre rappresentato uno dei comparti agricoli di più antica e maggiore rilevanza economica, sociale e culturale. L’olio del frantoio Converso, prodotto oggi con le più moderne tecnologie nel pieno rispetto delle tradizioni e della genuinità del prodotto, sintetizza tutta l’esperienza, la tradizione e la passione che negli anni ha legato intere generazioni attorno ad un vero e proprio culto per questa meravigliosa pianta e al suo prezioso estratto.

5. Tappa 4: Frantoio Oleario Ruffo.

6. Arrivo: Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli”
Nel 1731 gli Amarelli fondano il “concio”, un impianto proto-industriale per la trasformazione delle radici di liquirizia in “succo”. La grande innovazione del vapore e l’energia trasportata proiettano l’azienda verso la modernità e la meccanizzazione. Nel 2001 con l’inaugurazione del museo della liquirizia si realizza un originale racconto espositivo che mette in mostra oggetti, documenti e foto di un passato che si proietta al futuro.

Consigli utili: Itinerario con spostamenti in auto. Munirsi ugualmente di scarpe comode, rifornimento d’acqua e cappello. 

Rossano – Video Panoramico del Borgo

Dettaglio

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